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Wednesday, 23 September 2015

Cera labbra Menta & Liquerizia, o sul tornare bambini.

Buongiorno puellae della mia vita,
ho appena finito di fare da baby sitter alla bambina della mia vicina di casa e ho addosso l'odore di cucciolo. Avete presente quell'odore un po' cipriato, un po' dolce che hanno i cuccioli di ogni specie? Oddio, in realtà non sono sicura che i piccoli di iguana e di qualsiasi altro disgustoso rettile possano avere questo profumo divino. Sono certa che sappiano di malvagità.
Ecco, ridimensioniamo la delicatezza dell'immagine. Vi dicevo, ho addosso l'odore della bambina e sono qua che mi annuso il pigiama manco fossi una donnina innamorata di qualche feuilleton dozzinale francese e avessi una mantella rossa per celarmi dalle tenebre e dalla vergogna del mio amore e un cappello a tesa larga con nastri di pizzo nero, abbinati ai miei guanti in seta che rivestono delicatamente le mie mani fragili da nobildonna....
No, purtroppo no. Che peccato, però.
Vi dicevo insomma -e ora basta, Sara, stai sul tema- di quanto sia carino fare da baby sitter ai pampini. Nonostante i settemila lavori del cavolo che ho fatto per mantenermi agli studi, non mi è mai capitata una cosa del genere. Non so se dire questa cosa nel bene o nel male. Mi spiego, non sono sicura di amare i pampini. Ci sono quelle donne che nascono mamme, hanno la vocazione e sin da quando sono piccole amano prendersi cura dei più piccoli. Sono quelle che avevano il mitico Cicciobello, ve lo ricordate? Poi ci quelle come me che giocavano con le macchinine e facevano fare alle proprie Barbie le gare di cucina alla Masterchef. Cosa ne dovrei dedurre?
In attesa di trovare una risposta a questa domanda di vitale importanza, giungo da voi con una nuova recensione targata Antos. Ebbene sì, puellae mie, finalmente sono riuscita a mettere insieme i miei pensieri sulla famosissima Cera Labbra.

Innovazioni stilistiche di altissimo pregio, qua su Wannabe Renoir.
Feat. Rotelle Haribo & Callie (il mio alter ego cartaceo che non ha problemi di miopia)

Ho avuto la possibilità di scegliere la referenza alla Liquerizia & Menta e subito la mia mente va a quando ero io pampina. Partiamo, perciò, dal profumo di questo prodotto. Avete presente quelle mou nere e bianche che mangiavate a quintali a casa della nonna? Ecco, io ero pampina estremamente golosa e anche un po' cattiva. Ricordo di una volta che ne mangiai così tante che poi stetti male e col mal di pancia tutto il giorno. "Ben ti sta!" disse mia madre.
Questa Cera Labbra sa esattamente di quelle caramelle, preciso, spiccicato. E' una vera delizia applicarsela sulla labbra, un profumino godurioso ma senza temere di morire dal mal di stomaco, che -diciamocela tutta- non è una morte molto onorevole.
La cosa che più mi ha colpito di questo prodotto è la sua consistenza. Non avevo mai provato nulla del genere e credo anche mai nessuna casa cosmetica abbia fatto qualcosa di simile, vero? Se sbaglio, correggetemi. Si tratta di una pasta bianchina molto cremosa, che al contatto col calore della pelle si trasforma in un olio estremamente liquido e profumato.


E qua giunge il DOMANDONE. Pensavate che mi fossi dimenticata, eh? Diteci, Antosiani, com'è formulata? Come fa una pasta, una "cera" di fatto, a diventare così?
Quale magia si cela dietro codesto prodigio? Bava di lumaca? Sangue di unicorni?
(Ringraziamo il cielo del fatto che, quando ero al liceo, non esistevano gli esami di riparazione a Settembre, perciò ho potuto perseverare nella mia totale ignoranza in Chimica. 
Che vergogna, puellae. Non seguite il mio esempio. Studiate, la chimica è importante. Ce lo insegna anche Walter White. 
...
Ok, anche Walter White non è un buon esempio)
YEAH, MR WHITE!
p.s. Voglio questa maglietta so bad.
Passiamo alle mie impressioni in merito: non la trovo molto idratante. Anzi, temo che non lo sia per nulla. Io ho le labbra perennemente secche, martoriate dai rossetti matt e ancor di più dal maestrale e dal sole.
Purtroppo questa cera non fa al caso mio, ho bisogno di qualcosa di più emolliente.
Tuttavia, col tempo ho riscontrato un effetto di tutto rispetto del quale a primo acchito non mi ero accorta: ripara le labbra. Se avete problemi di pellicine, taglietti, insomma se vi ritrovate ad avere le labbra davvero danneggiate, la Cera Labbra è in grado in un paio di giorni di cicatrizzare le piccole ferite e restituirvi una superficie liscia.
Questo è un pregio da non sottovalutare, perché ben pochi burrocacao sono in grado di fare altrettanto. Così ho deciso di utilizzarlo quotidianamente insieme al mio solito burrocacao per agevolare il processo di riparazione delle mie labbra post mare/post maestralata. Il risultato è davvero fenomenale.


Ricapitolando, non trovo che sia un prodotto particolarmente idratante: se cercate qualcosa da sostituire al tradizionale burrocacao non fa per voi. Se, invece, siete afflitte da labbra martoriate e cercate qualcosa che vi dia subito sollievo, questa cera non deve assolutamente mancare nel vostro beauty. La consiglio anche se siete delle inguaribili nostalgiche delle mou della nonna, il suo profumo è una pausa relax nella nostra infanzia!

Alla prossima, e non ingozzatevi di troppe caramelle!

Friday, 18 September 2015

August Most Played, o su nuove e affascinanti categorie.

Hola puellae care,
giuro che non vi dico più che l'estate qua in Sardegna dura fino ad Ottobre. Lo giuro solennemente sulla mia fornitura decennale di tè nero all'arancia e cannella, che è il mio bene più prezioso dopo la mia Grammatica Italiana di Luca Serianni (eh oh, la grammatica non passa mai di moda!).
Dopo aver proferito queste parole, il tempo è completamente cambiato. Pioggia, a tratti anche grandine, nuvole grigie più incavolate dei fans di Grey's Anatomy per lo spoiler su Derek Shepherd.
La prossima volta mi improvviso Chef Cracco, dannazione. Chissà, magari per logica inversa, ogni schifezza che preparo con le mie inabili manine diventa una prelibatezza da tredicimila stelle Michelin.
Come quella volta che preparai un omelette... ma si distrusse tutta e divenne nulla di più di uovo strapazzato. Pure mezzo crudo. Ehm.


Insomma, Agosto è finito ed eccomi a riflettere su grandi temi morali, quali i Most Played di Agosto. La brigata capitanata dalla mitica Chiara Dorata giunge al suo ottavo appuntamento con i nostri pezzi da novanta del mese.
Ho deciso di dividere in più categorie questo Most Played, e farò così per tutti gli appuntamenti. Sono proprio una bimbetta logorroica, lo so.


Make up:

Un domani, figli miei, imparerò a fare le foto dritte. Ve lo giuro.
Less is more, but sparkles win. La mia spicciola filosofia estiva. Mi sono truccata pochissimo, ma non ho mai rinunciato agli sbrilluccicchii per far risaltare la mia deludentissima e per nulla giallognola abbronzatura.
Al primo posto piazziamo il bell'illuminante Kiko uscito con la limited Generation Next, che la vostra eroina si è accaparrata in super saldo. Ve ne avevo già parlato qua. Credo che lo troviate ancora in qualche cestello. Se amate un po' di luce in viso senza effetto barra di plutonio radioattiva dei Simpson fa al caso vostro.
Sulla scia del cosino Kiko, giungono prepotentemente al secondo e terzo posto Pegasus e Madreperla di Nabla. Ho rivalutato Madreperla finalmente. Riesco a sfruttarlo a pieno e ne sono davvero contenta. Pegasus gli fa il culo e controculo però. Quale mente meravigliosa ha potuto concepire un duochrome così delicato e luminoso allo stesso tempo? Non so, però in me fa l'effetto che fa la sceneggiatura di Girls: mi mangio le mani per non averlo inventato io. Dannata Lena Dunham. Dannato MrDaniel.
Sul versante musetto abbiamo Rosso Ciliegia di Wycon. Vi ho già ammorbato nel precedente post, ma potrei continuare a sperticarmi in lodi se volete. No? Ok. Compratelo e amatelo come faccio io, facciamo prima.
Ultimamente mi sono resa conto di preferirgli sempre di più Alter Ego dei Diva Crime di Nabla. Si applica con più semplicità e non necessita di una matita o di particolari cure, che il primo mi richiede. Non che Rosso Ciliegia sia nammerda, la verità è che sono io un'incapace di primo ordine.

Mitica Rachida!


Skincare:


Complici i succosi buoni regalo di Profumo di Bio (aka Profumo di Dio, tanto è grande la luce divina che emana quel posto fantastico) che ho ricevuto per la laurea, ho fatto incetta di moltissimi prodotti ecobio che ardevo dalla voglia di provare.
Le mie scoperte migliori sono frutto del regalo di Federica, la proprietaria del suddetto paradiso.
Lei non sa quale bisogno primario ha creato in me. Mi ha fatto dono di due prodotti del Calderone di Gaia, marchio nostrano artigianale che mezzo mondo aveva già provato tranne me. Niente di nuovo sotto il sole.
L'Olio della Dea agli Agrumi è la cosa più bella mai stata inventata. L'ho utilizzato per ogni cosa, dalla protezione per i capelli durante le mie incursioni in spiaggia al drammatico post ceretta. L'ho persino utilizzato come struccante d'emergenza una sera. Adoro, adoro. Appena finirò questa bottiglietta, credo che proverò la referenza alla Caramella Mou. Il secondo prodotto è l'Olio Solido Detergente Viso alla Vaniglia e Monoi (non presente nella foto perché sono una testa di rapa e l'ho dimenticato a casa del mio ragazzo). Partiamo dal presupposto che ho un serio problema di dipendenza dal monoi. Generalmente detesto le profumazioni troppo vanigliose e zuccherine, ma ciò che mi ha fatto capitolare è la predominanza della nota fiorita del monoi. Il prodotto è stravanatissimo: si tratta di un panetto da passare sul viso bagnato. L'atto genera una sorta di latte molto idratante e nutriente. Il prodotto rivelazione dell'anno, per me.
Ve ne devo parlare assolutamente.
Segue lo scrub Bjobj all'Avena. Si tratta della versione per il corpo del famoso scrub sulla bocca di tutte. Mi serviva qualcosa che gratuggiasse per bene la mia pelle da cinghialetto e mi sono lanciata su questo. Ok, sul corpo è troppo delicato e non funziona (inizio a pensare di aver bisogno della smerigliatrice), ma sul viso... ragazze mie, è il paradiso. Delicatissimo, con quella scia di mandorla mista all'avena che mette a tacere tutti i sensi. Non so come sia quello per il viso, ma per me questo scrub è un portento.



Film&Telefilm: 

Non sono una cinefila. Cinofila sì, cinefila no. Sono davvero ignorantissima in materia, non distinguo un film dei Dardenne da uno di Goddard e non saprei minimamente elencarvi l'ordine corretto dei film di Star Wars, ma per fortuna sono circondata da persone che hanno a cuore la mia preparazione in campo e selezionano per me i film che potrebbero piacermi. Ho visto su consiglio di Alessio, un mio carissimo amico, Strade Perdute di David Lynch. Sono un'estimatrice di Lynch, mi piace tantissimo il suo approccio e finisco per adorare tutti i suoi film (tranne Inland Empire. Quello NO. E' una cagata epica, ok?).
La trama banalissima è questa: un sassofonista (Bill Pullman, quello di Balle Spaziali per intenderci) sospetta che la moglie bonazza (Patricia Arquette, signore mie. Che ve lo dico a fare?) lo tradisca e intraprende un viaggio interiore nelle sue allucinazioni. Il finale è sorprendente. Io, dato che sono una capra, non l'ho colto subito, ci ha pensato Alessio a spiegarmelo.
La colonna sonora è da brivido, si inizia con Bowie e si va avanti con i Rammstein e con una bella cover di "Song to the Siren" di Tim Buckley (che non ho riconosciuto minimamente. Pessimo orecchio il mio!).
Sul versante telefilm mi sono data alla pazza gioia, ma tra quelli che mi hanno colpito di più cito Mr Robot e l'immancabile conferma di Orange is The New Black.
Sul secondo non aggiungo nulla di nuovo: la serie è uno spasso, è geniale. Stella è un dito in culo, non vedo l'ora che sparisca, Piper la odio da sempre e Aleida Diaz pure.
Vorrei parlarvi, invece, di Mr Robot, ma ho il brutto vizio di spoilerare involontariamente. Spoilero così tanto che il mio ragazzo una volta mi punì cancellandomi da Facebook per questo. LOL.
Se siete fan di hacker, persone dissociate e Christian Slater fa al caso vostro. Se siete fan di Christian Slater siete delle brutte persone, però.





Libri: 

Ah, che bello, la mia sezione preferita!
In Agosto sono stata occupata con la lettura di un libro di un autore di cui ho spesso sentito parlare in termini molto contrastanti. Emmanuel Carrère. "La vita come un romanzo russo" è una sorta di racconto autobiografico alla ricerca delle sue origini.
Questo Emmanuel Carrère è un pezzo di cacca di cane pestato sul marciapiede. Edulcoriamo la cosa.
Il libro tutto sommato mi è piaciuto, scorre bene e, indubbiamente, è un grandissimo scrittore. Probabilmente non vorrei andarci a cena, né vorrei chiamarlo al telefono per farci quattro chiacchiere, come suggeriva il mitico Holden Caulfield.
Uno dei passaggi che più mi è rimasto impresso è il racconto erotico, dove invita la compagna a masturbarsi leggendo il suo testo. Storia che fece pubblicare realmente su Le Monde. La donna si incavolò bestialmente accusandolo di averle sottratto il bene più importante: la sua privacy. Avevate sentito parlare di questa storia? Ecco, vi invito a leggere l'odioso Carrère e a detestarlo profondamente per la sua presunzione e mancanza di tatto insieme a me. Puah puah!

L'autrice del post sfoga in modo maturo il suo personale rancore nei confronti di Carrère.
LOL.

Il secondo libro è stato "La Strada" di Cormac McCarthy.
Ah, premessa: leggo un sacco. Due, tre libri al mese. L'insonnia è un grandissimo strumento al servizio dei libri, altroché.
"La Strada" mi ha completamente sconvolto. L'intreccio è scarno, ridotto all'essenziale. I due protagonisti, un padre e un figlio, di cui non conosciamo il nome, si aggirano lungo questa strada in un'America sconvolta da un non precisato cataclisma che ha fatto regredire la società al punto di non ritorno. Tra cannibali, personaggi cenciosi e rovine, il rapporto tra i due si evolve e diventa qualcosa che vale da solo tutto il libro.
Mammabellasantissima, il cuore a mille questo libro. Cavolo, leggetelo puellae. Non sapete cosa vi perdete!

L'immagine è tratta dal film omonimo. E' proprio bello, guardatevelo!


E questi erano i miei Most Played di Agosto. Attendo con impazienza di leggere i vostri, miei adorati!
Vi auguro una felice omelette <3

Monday, 31 August 2015

My summer lipsticks, o sulla schizofrenia e gattini spaziali.

Salve puellae care,
si torna a sudare qua in provincia di Tunisi e io non posso che essere sommamente contenta di ciò.
Adoro il caldo, sono in grado di reggere altissime temperature senza minimamente scompormi o sudare. Mentre tutti boccheggiano, io sono lì sotto il sole a dire "Eh, che esagerati che siete! Manco ci fossero 40 gradi!". Magari ce ne sono 39, per farvi un esempio.
Fosse per me vivrei perennemente in qualche isola sull'equatore a cuocermi a fuoco vivace. L'estate non è ancora finita, anzi, Settembre/Ottobre è il periodo che amo di più per andare al mare o a fare scampagnate. Le spiagge si svuotano, i campeggi abbassano i prezzi e soprattutto terminano i benedetti tormentoni estivi che -diciamocela tutta- fanno proprio cagare, manco l'olio di ricino.
Inoltre, gran parte della mia estate è andata a farsi benedire causa laurea magistrale il 15 Luglio. Il 15 Luglio, signori miei. Immaginatevi laurearsi in un edificio di pietra con grandi finestroni orientati ad est con un sole cocente e l'umidità al 87%. Ero sudata persino io, il che la dice lunga sul caldo malefico del giorno.
In attesa di una qualche chiamata da parte del Ministero della Magia per una cattedra di insegnamento ad Hogwarts, ciarlo di rossetti.
Questo post solitamente prevede che i rossetti in questione siano solo 5, ma io sono un'anarcoinsurrezionalista della prima ora e dico DAMN IT! DATEMI ROSSETTI!
Foto esemplificativa:


...
E mi sono fatta prendere la mano. Ehm.



La sequela di foto che vedrete testimonia uno stacco temporale netto, il pre laurea e il post laurea. La prima parte della mia estate è stata caratterizzata dalla mia cessitudine a pedali e dalla voglia di sparire e non farmi notare.
Riflettendoci, non è che volessi apparire dimessa o sotto tono, ma desideravo qualcosa che comunicasse "Ehi! Ci sono anch'io, ma non contattatemi per fare baldoria la sera!".
Questo mio cambio di rotta ha traumatizzato tutti. Federica mi mandava minacciosi messaggi dalle barbare lande della Germania, la mia relatrice mi ha più volte chiesto se fosse tutto ok, le mie colleghe hanno pensato che avessi perso il Russian Red di fiducia.
Per il periodo da Giugno a metà Maggio la mia scelta perciò è ricaduta sempre, e ripeto SEMPRE su questi colori.
Brave di MAC Cosmetics lo conosciamo tutte, è il rossetto della fighia diciassetrentenne non riconosciuta o qualcosa del genere della matre di Kim Kardashan. O almeno credo.
Questo rossetto è praticamente andato a ruba ovunque. Io l'ho comprato da una mia cara amica, la santa Elisa, che voleva disfarsene. Su di me è un mlbb, forse un po' troppo freddino per me, ma è dannatamente carino e lo amo. Grazie Eli!
Party Line, sempre di MAC Cosmetics, è un prugna di media intensità smorzato dal finish cremesheen che lo rende "da sera" ma non troppo. L'ho usato durante le scarse occasioni mondane per far finta di essere una donna di classe, mentre i miei pensieri sofisticati andavano tutti verso gli Ateniesi litigiosi, oggetto della mia fatica. Forse è più invernale che estivo ora che ci penso, ma chissenefrega, sono poco coerente e schizofrenica e metto ciò che voglio, gne gne gne.
Infine, Borgogna di Wycon Cosmetics. Questi benedettissimi rossetti liquidi mi piacciono da morire. Sono no-trasfer ma non sono ostici da struccare e non seccano le labbra, come fanno le comuni tinte. Ne comprerei a valangate. Sono un po' imbranata ad applicare i prodotti liquidi, e sono solita aiutarmi con la Pastello Orchidea di Neve Cosmetics. La utilizzo sia per coprire le eventuali imperfezioni sia -soprattutto!- per stemperare la sua anima grigia e fredda che cozza un po' col mio incarnato.

Perdonate la foto fuori fuoco, l'ho tenuta esclusivamente perché per la primissima volta in tutta la mia vita sono riuscita a catturare benissimo il colore di Brave. UH YEAH.


Poi boom! Mi sono laureata e, dopo aver passato una settimana a dormire 16 ore ogni dannatissimo giorno, facendo della coerenza il mio vessillo, sono volata verso il lato brillante dei miei rossetti. Sbam! Rossi freddissimi accesi! Sbam! Lady Danger come se piovesse! Sbam! Datemi quel fucsia coralloso!
Ecco una foto esemplificativa della scemenza che ho in testa:

E in sottofondo questo.


Ecco quindi i colori più usati tra metà Luglio e ora.



Rosso Ciliegia di Wycon Cosmetics è probabilmente il rosso più bello che possiedo. Pieno, intenso, avvolgente, non passa inosservato e mi sento una gran pheega ogni volta che lo indosso. Introvabile per un sacco di tempo, mi sono crocifissa l'anima per averlo. Per miracolo divino è tornato disponibile sul sito online e io e la solita Federica siamo riuscite a portarcelo a casa, prima che sparisse nuovamente nelle viscere della Terra.
Segue Victoriana di MAC Cosmetics, limited edition primaverile curata da Isabel e Ruben Toledo. Appena ho letto la color story, ho subito comunicato alle mie amiche cosmetomani "Questo lo prendo". E così è stato. Un vero azzardo, lo ammetto, ma con una descrizione come "mid-tone muted red pinky" non potevo che andare sul sicuro. In realtà di smorzato non ha granché, su di me non è particolarmente brillante, ma da qua a definirlo "muted" ce ne passa, cari tizi di Toronto. Ha una texture burrosa, dieci spanne sopra i matte tradizionali. Amo questa nuova idea di opaco, li rende comodi e weightless (in italiano, "senza peso" suona come se stessi pubblicizzando un grissino con un basso contenuto di grassi, diavolo!).
Cherries in the Snow di Revlon è uno dei miei rossetti preferiti di sempre. Ho un rapporto strano con i fucsia. Non li amo nella loro purezza, solitamente o sono troppo freddi o con troppo bianco. Mi fanno sembrare incredibilmente scema. Questo rossetto è una chicca: è un fucsia con tanto rosso dal sottotono blu che non "spara", né mi fa sembrare itterica. Thumb up. E vergogna a tutte voi che snobbate i rossetti Revlon! Ve lo dice pure il mio braccio rimasto macchiato dallo swatch! 
Strawberry Sundae di Neve Cosmetics è un color fucsia tendenzialmente caldino, ci vedo un pizzico di corallo. Su di me risulta perfettamente bilanciato. L'ho utilizzato spessissimo per la sua comodità nell'applicazione, dura a lungo e non secca le labbra. Un rossetto più da battaglia, che per le grandi serate. 
Last but not least, lui, Nostra Signora dei Rossetti Estivi. Lady "HELL YEAH" Danger sempre MAC Cosmetics. Esco di testa per questo rossetto. Mi sta di un male che non vi dico, è caldissimo e accesissimo. Ma che diavolo me ne frega! Io lo amo di un amore sordo e accecante. Ogni volta che lo metto mi sento felice e allegra. Ti amo, Signora Pericolo. Ogni volta che metto Lady Danger un armocromista muore. Questo rossetto è: a) eccessivamente caldo per la mia neutralità 
b) eccessivamente brillante per il mio croma
c) figo.
Vabbe', pazienza. 

Basta. Chiudete l'Internet!

Ecco i miei amichetti estivi, care puellae. Sono curiosa di sapere i vostri!
A presto,
vostra Space Sara.

Monday, 24 August 2015

Tonico Addolcente Antos, o la nostalgia canaglia.

Salve puellae,
il caldo non mi dà requie in queste giornate, le zanzare si esercitano su di me per il loro nuovo reality show "Temptation Dracula" e per giunta sono così oberata di cose da fare che non riesco nemmeno ad andare al mare.
Ridatemi l'università. 

Scherzo. 
Sapete che, in realtà, un po' mi manca? I banchi ammuffiti, i professori con gravi disturbi di personalità, i colleghi con cui solidarizzi e quelli che ti fanno le scarpe tra informazioni sbagliate o carognate simili. Ho nostalgia dei mitici bagni senza la carta igienica, ma con interessanti brani tratti dalla Commedia circa persone che avevan del cul fatto trombetta o epigrammi criptici sulle doti sessuali di tale studente, lodato per il suo fallo priapeo. C'è persino un'ode alla pigrizia, dove si invitano gli studenti a chiudere meglio le porte del bagno per non farle sbattere. Un pregevole componimento in endecasillabi, il cui autore si vocifera sia il dipartimento dei grecisti, noti burloni e devoti a Bacco. 
In mezzo a questo amarcord di emozioni, ci sono io. Io che sparo gestacci e improperi in direzione della mia facoltà, ma che sotto sotto mi manca. Sotto sotto però. Molto sotto. Sotto come il girone dantesco dei colleghi che ti vogliono vendere i loro appunti, ma appena sopra del girone dei colleghi che ti comunicano il luogo sbagliato dell'esame, ché "fidati l'ho letto nella pagina della facoltà ora!". 
Siate maledetti con dizionari di greco rotti proprio alla parola che vi serve.
Insomma, quest'estate di riposo sta diventando un po' troppo noiosa e stressante, diciamocela tutta. 
L'otium forzato, però, mi ha dato modo di schiarirmi con calma le idee su moltissimi prodotti, accumulati -e usati soprattutto- durante la stagione invernale. Tra libri su ateniesi litigiosi e lessici alessandrini e quintali di disagio esistenziale e cessitudine ambulante, mi sono ritrovata un valido alleato per sopravvivere alla pelle da serpente di Voldemort. 
Parlo di te, amico tonico addolcente di Antos. 


Solo il più fine pizzo è degno di stare a contatto col mio amato tonico!




Ho avuto l'opportunità di provare lungo tutto l'inverno questo tonico grazie a Gianluca, patron di Antos, e, ormai giunta alla sua fine, sono qua per parlarvene. 
Avevo già provato in passato i tonici Antos, in particolar modo la versione astringente acquistata da Adorabilenatura (Adoro, adoro, adoro. Hanno le saponette di S'Edera. Vi ho detto tutto. Se non le avete mai provate io vi consiglio vivamente quella al latte di capra, quella alla vite rossa e quella all'avena. Probabilmente se le avessi provate tutte, finirei per consigliarvi l'intero catalogo). Se la mia opinione sulla versione dedicata alle pelli grasse era estremamente positiva (potete leggere il mio solito post pieno di lungaggini non richieste qua), questa per le pelli secche (la mia!) è un'ode appassionata. 
Ci siamo. Il tonico addolcente è tutto ciò che chiedo ad un tonico: ammorbidire la pelle in vista della crema, rimuovere i residui di trucco, avere un profumo delicato, farmi apparire Gisele Bündchen. Ok, quest'ultimo non lo fa. Ci va vicino però. Dall'unghia del pollicione del piede in giù. Tolto questo piccolo difetto, in sostanza è un ottimo tonico adatto alle pelli più secche e delicate.
L'effetto addolcente è tangibile, la pelle al tocco appare più morbida e setosa, e io ci vedo anche una certa compattezza che non dispiace. Contiene miele e acqua di fiori d'arancio, ingredienti adatti anche per le pelli più sensibili. Una domanda però sorge spontanea. Miele? Dentro un tonico? Nel senso che distillano il miele? 



(Ecco come mi immagino la reazione di Gianluca a questa domanda. Mitica sora Fabrizi.)

Menti dotte in chimica farmaceutica, ingegneria chimica e farmacia... illuminate questa zucca vuota, ve ne prego. 

Credo proprio che ricomprerò il prodotto. Il prezzo è di 4,50 euro per 150 ml di prodotto, estremamente conveniente per le mie tasche.
La mia pelle lo adora. 

Colgo l'occasione per proporre alle giovani menti di Antos un cambio del look: invece dell'erogatore a bocca larga, perché non un pratico spruzzino? Me lo vaporizzerei in continuazione, santo cielo!
Oltretutto, è uno spreco utilizzare i batuffoli di cottone, possiamo farne a meno. Cari miei, pensateci!


In conclusione, trovo questo tonico davvero valido. Se avete una pelle normale, tendente al secco, non potrete che trovarvi bene. Costa poco e ha pure un buon profumo di fiori di giardino. Si può acquistare facilmente online (io vi suggerisco Adorabilenatura, anche solo per scambiare quattro chiacchiere con Debora, l'adorabile proprietaria) e nelle bioprofumerie.
"Prendete in mano il cotone, il tonico Antos vi aspetta!" Sara Mastrotta.


Puellae, avete provato questi tonici Antos? Che opinioni vi siete fatti a riguardo? E quanto era figa Lella Fabrizi? E quanto sono odiosi i vostri colleghi universitari? E come si mette il miele in un tonico? 
Tutto questo e molto altro, qui su Wannabe Renoir, blog ufficiale del girone infernale dei colleghi che vi passano gli appunti scritti proprio demmerda. Scusate ancora, ragazzi.
See ya!

Friday, 21 August 2015

The Sweet Juicy Summer Challenge - Lips&Cheeks&Sparkles, o sullo strobing e altri artifici infernali.

Bonjour puellae,
il sole continua a battere sulle nostre teste e a farci sudare come beati porci. Effetto strobing assicurato, 100% ecobio e naturale. Proprio l'altro giorno riflettevo con un'amica su codesta nuova moda presso le ggenti di ogni lingua ed etnia. In breve, per chi non masticasse 'ste astruse parole, si tratta di rotolarsi nell'illuminante di turno per brillare come il sole, più del sole. E pretendere che gli amici facciano la rivoluzione copernicana intorno alla vostra fulgida faccia, of course. Altrimenti chi ve lo fa fare, no?

A me lo strobing piace. Non lo nascondo. Sono perennemente grigia e mortifera, e l'idea di brillare mi piace da impazzire. La mia amica, dalla pelle lucida anche il 15 gennaio, era piuttosto turbata dall'avvento di una simile tendenza e ha già detto che sacrificherà agnelli da latte a tutti i dei pagani che conosce affinché Madonna Moda si decida a "disfare e rimutare di continuo le cose di quaggiù"

Questo piccolo preambolo per introdurvi un po' ad mentulam il post di oggi. Il secondo episodio della mitica Sweet Juicy Summer Challenge, made by Anna Gaia e le ragazze di Consigli di Makeup (per le masochiste, il mio primo post lo trovate qua), parla delle nostre combinazioni preferite per guance e labbra con l'aggiunta di sparkles. Oh sì, let us sparkle as hell <3 




La mia fantasia è piuttosto limitata in estate, complice l'eccessivo caldo e le poche ore di sonno. La mia banalità sfiora l'altezza Terra-Stazione Internazionale Spaziale. 

Manca l'illuminante per eccellenza, l'Angelina Jolie degli sbrilluccichii, sua maestrà Mary Lou Manizer. Ho intenzione di comprarlo, è una questione di giorni. Devo solo trovare il coraggio di non farmi prendere dalla pigrizia e di ordinarlo su Maquillalia. Devo farcela. Devo. Santo cielo, ne va del mio malefico progetto di dominare il mondo col pagliuzze dorate!
Edit: Alla fine sono andata a swatcharlo e... cavolo, non mi piace. Per nulla. Bocciato su tutti i fronti! Volevo ringraziare la mia lungimiranza di non comprare mai cose random senza prima averle swatchate o viste di persona. Per una volta ne combini una giusta, Sara.
L'ho finita per comprare un prodotto sottovalutatissimo, che probabilmente piace solo a me e Viola di Killer Colours: l'illuminante targato Kiko, uscito con la limited edition primaverile Generation Next.
Discreto, di ottima qualità e versatile. 



La prima combinazione è l'innovazione fatta a makeup.
Lady Danger di MAC.
Come pensate che possa esistere l'estate senza Lady Danger? E' il Festivalbar dei rossetti, ragazze mie.
Ergo, Lady Danger non può sottrarsi dall'ingrato compito di accompagnarmi durante tutta l'estate. Perfetto per mettere in risalto la mia falsissima abbronzatura, sono solita accompagnarlo con il bel
Maya di Neve Cosmetics (faceva parte della limited estiva dell'anno scorso dedicata al serpente piumato Quetzacoatl, ma lo trovate ancora in vendita). Sembrano separati alla nascita. Maya è un bel rosa pescato caldo con luminose pagliuzze dorate al suo interno. Nel complesso l'effetto è fresco e naturale e mi alza l'autostima di 10 punti.
Per arricchire il tutto, stendo un po' di illuminante Kiko con le dita in maniera disordinata e per lo più confusa. L'effetto è glow ma senza l'effetto pacchiano alla Jersey Shore. Snooki ti amo e lo sai, ma non sei esattamente il mio modello di bellezza. 






La seconda combinazione non prevede illuminante, ma c'è un rossetto bello brillante che illumina come un faro nella notte.
Amo follemente questa combinazione. Il blush è una vecchia limited edition
Catrice, trovata in Germania. Lo uso incessantemente da anni, ma la texture è così fine e il colore così pigmentato che devo davvero prelevarlo con manina leggera leggera. Il pattern trash è ancora quasi perfetto. Il colore è un fucsia sfacciato tendente al rosa che si armonizza bene sul mio incarnato. Crea un effetto naturalissimo e non sembra manco che ce l'abbia.
Vi ho mai parlato dei miei blush Catrice? Ricordatemi di fare una sviolinata sulla loro beltade. Nulla da invidiare ai brand più costosi, lo giuro sul mio futuro e amatissimo D for Danger di MAC.
Il rossetto è il matitone satin in
Luxembourg di Nars. E non dico nulla se non COMPRATELO. Il signor Nars e azienda sono una garanzia di qualità. Il finish è interessante: resta luminoso per ora senza l'effetto glossato che in tante odiano, ma allo stesso tempo il colore è pieno e "opaco". Je t'aime, Luxembourg *parte in sottofondo questo* .


Forse è il caso che impari a fare le foto in orizzontale, e non verticale.



L'ultimo è un abbinamento un po' strambo e azzardato. Adoro usare Standout di Revlon con l'abbronzatura -che nel mio caso significa passare dal grigio al giallo. Giallo, sul serio, senza eufemismi- e per illuminare le guance ultimamente sto utilizzando Pegasus di Nabla. Non nasce propriamente come illuminante, ma la base lilla non disturba troppo sul viso e lascia il posto al suo delicato riflesso dorato. 




Ecco i miei abbinamenti estivi preferiti, abbiamo qualche prodotto in comune? Quanto erano fighi Gainsbourg e la Birkin? E soprattutto... avete tutte Lady Danger, vero?

Bacini, e strobizzatevi come se non ci fosse un domani! 

Sunday, 19 July 2015

The Sweet Juicy Summer Challenge - My beach/pool essentials, ovvero a mostrar le chiappe chiare.

Puellae care, buongiorno!
Oggi il sole splende nella mia ridente città in provincia di Tunisi. Anche la mia fronte splende di luce propria, ma quello è il sudore.
Inizio scoppiettante! Pum, pum!
Nuntio vobis che mi sono laureata e posso finalmente entrare orgogliosamente nell'universo sottopagato dei precari. In attesa di trovarmi una qualche chiamata dal Ministero della Pubblica Istruzione (o della Magia, non sono affatto choosy), ho intenzione di andare al mare a confondere le idee ai miei coisolani sulla mia nazionalità. Mi spiego: è da giugno che vengo scambiata per una turista. Nei negozi si rivolgono a me in francese o in inglese. Quasi mi dispiace irrompere con la mia deliziosa e soave parlata sulcitana per spiegare l'equivoco.
La nuova challenge estiva è iniziata: Anna Gaia di What's in my bag e le ragazze di Consigli di Makeup hanno dato vita alla The Sweet Juicy Summer Challenge (ad ogni challenge si superano col nome! Questo mi piace da morire), e solo gli dei sanno se riuscirò a portarla a termine!
Come si partecipa:


  • Inserire il titolo + il NOME TAG della settimana in corso. (Es. The Sweet Juicy Challenge - My Beach / Pool Essentials )
  • Linkare all'interno del post il post di presentazione.
  • Chiunque può partecipare.
  • L'Hashtag ufficiale della challenge è #TheSweetJuicyChallenge.



Questa settimana l'oggetto del nostro ciarlare sono i nostri essentials da spiaggia. Quanto suona professionale "essentials"?
Ho pochi oggetti che porto dietro con me al mare, un po' per sbadataggine (Una volta mi sono presentata "Piacere, Chiara". Chiara, dei potentissimi! Per giustificarmi, posso dire che la stessa cosa capitò anche al mio ragazzo. Vi prego, ditemi che non siamo i soli.), un po' per comodità. Ho la fortuna di vivere ad un quarto d'ora dalle spiagge, quindi posso raggiungerle senza troppi sbattimenti e, soprattutto, senza portarmi dietro la camera da letto. Al massimo le melanzane alla parmigiana.




- Crema Solare SPF 30, Alkemilla: l'ho comprata da pochissimo al modico prezzo di 16.80 e ho avuto occasione di usarla solo un paio di volte (in giardino, per di più!), troppo poche per farvi una recensione con i fiocchi. Posso dire che adoro il profumo che lascia sulla pelle, un misto tra cocco e monoi che può farmi diventare più scema di quanto non lo sia già ("Piacere, Chiara!"). Protegge bene e noto con piacere che favorisce un bel colorito. Inoltre, si spalma come il burro sul pane (malsane abitudini che mi trascino dalla mia vita friburghese. One way ticket to reparto coronarico, ladies. Non emulatemi. O fatelo solo se siete tedesche, ché nei vostri geni c'è l'indistruttibilità, si sa.)
- Addolcilabbra al lime, Alkemilla: questo burrocacao fenomenale l'ha comprato il mio ragazzo lo scorso inverno, per essere precise. E per usu capione è diventato mio. Trent'anni le possette. Eh, lo dice anche il Placito Capuano. Mi piace davvero da morire questo prodotto. Non ha SPF, ma protegge le labbra da vento e salsedine e ha un profumino di agrumi dolcissimo, sembra una granita. Temo si stia dirigendo verso il canto del cigno, consumo i burri labbra alla velocità della luce, manco fossi Alba Parietti. Dopo averlo terminato, vorrei provare la versione alla menta. L'alternativa è la fantastica Cera Labbra alla Menta e Liquerizia, che sotto il sole tende a sciogliersi fin troppo, ma che apporta il giusto livello di riparazione e protezione alle labbra. La adoro. Tenetela nella borsa frigo e spalmatevela come se non ci fosse un domani.




- Kindle, Amazon: non si può sopravvivere in spiaggia senza il Kindle. Non è umanamente possibile. Io leggo in ogni situazione, in ogni occasione, sarei capace di avere un libro nascosto sotto le pieghe dell'abito persino il giorno del mio matrimonio. Ergo, il Kindle deve venire sempre con me e supportarmi nella titanica impresa di diventare nera. Nella foto, invece, vedete il libro -cartaceo!- che sto leggendo ora. Tutto fa brodo.
- Occhiali da sole, Persol: ho un debole per i Persol. Sono i miei occhiali preferiti in assoluto. Belli, eleganti e resistenti. La montatura ha la sua età e sta cedendo, dovrò cambiarla e cercarne una in cui si adattano le lenti, che ho deciso di graduare da poco. Sarà dura trovare il medesimo modello e dovrò dire addio all'occhialetto Persol alla Greta Garbo. Dura la vita delle miopi incallite. Senza occhiali non è possibile affrontare la spiaggia. Avere gli occhi chiari è una grande seccatura, faccio fatica a tenerli aperti in determinate situazioni di luce (ovvero sempre, abitando nel soleggiatissimo sud Sardegna). Questi mi aiutano a non accecarmi e, soprattutto, a vedere i fondoschiena dei tipi fighi che vedo in spiaggia. Perché anche l'occhio merita di essere coccolato. Eccheccavolo.
- SPECIAL STUFF: l'immancabile, l'inossidabile Settimana Enigmistica. Che nella foto non vedete perché ancora non l'ho comprata. LOL.
Come si può pensare di trascorrere tot ore in spiaggia senza disturbare il prossimo domandandogli dove diavolo si trovi Macerata. Non si può, ecco. Mi dura giusto due pomeriggi, ho un debole per i rebus. E per le vignette idiote che probabilmente fanno ridere come me perché sono una vera e autentica idiota ("Piacere, Chiara!").




Puellae care, voi cosa avete nella vostra beach bag? E soprattutto qual è il metodo migliore per indicare il ragazzo carino alla vostra amica in modo tale che lo capisca al primo colpo senza fare il solito identikit alla Chi l'ha visto? Sono tutta orecchi.
A presto, dolcissime puellae.
Buon estate.

Wednesday, 13 May 2015

Most Played April, o fidanzati penosi vs fidanzati fighi, l'eterna lotta.

Hola puellae stupende,
finalmente la primavera è arrivata, l'aria si è fatta più calda e finalmente la situazione pollini si è assestata. Ci sono tutti gli ingredienti per fare dei lunghi pic-nic all'aria aperta, per prendere il primo sole sdraiati sul parco, per girare la città con solo un paio di occhiali da sole e sandaletti...
E INVECE. 
Devo scrivere questa benedetta tesi.
Sì, sempre lei, lo so. Sono monotematica, mi sento come Carrie Bradshaw quando si triturava gli amici di Maria immaginari con quello scemo di Mr Big. Ragazze mie, siamo tutte d'accordo che il vero figo della serie è stato Aidan, sì? Pensateci bene, quale ragazza sana di mente preferirebbe un riccone dall'ego smisurato ed ex moglie compresa nel prezzo, uno che ti pianta il giorno del matrimonio, uno che ha passato metà della sua esistenza a rovinare la tua, ad un affascinante artigiano di mobili. Ma quale vero amore e vero amore, puellae! Il vero amore è il tizio che ti fa le cose in legno, super sexy e sudato con tante battute di spirito e dolcezza. Oh, Aidan. Come hai potuto innamorarti di quella scema pagliaccia fedifraga?
...
Ok, mi sono resa conto di aver fatto così tanti spoiler in manco mezzo post, che probabilmente farò compagnia a Shonda Rhimes il giorno in cui ci impiccheranno sulla pubblica piazza. Dannati spoiler. Vi chiedo scusa. Probabilmente devo ancora riprendermi dal trauma che ho subito durante la lettura del sesto libro di Harry Potter, quando un mio amico -proprio demmerda, possiamo dirlo? E digiamolo!- mi spoilerò chi fosse il Principe Mezzosangue e la cosa -voisapetecosainsomma- di Silente. Magari è capitato anche a Shonda, chi lo sa. Oppure le hanno rivelato chi è Bob, mentre guardava per la prima volta Twin Peaks. Sono cose da non sottovalutare, queste.


Foto brutte dadaiste.

Ma ora andiamo dritte al sodo, ho deciso di analizzare pragmaticamente la mia fissazione mensile verso alcuni prodotti e di metterla nero su bianco nei miei post. E quale post migliore se non quello ideato dalla mitica Violetta Dorata? Prenderò parte anch'io al Team Most Played, e hanno pure i biscottini. 
Aprile è trascorso senza nemmeno accorgermene: è stato un mese dedicato alla sciatteria all'understatement, perciò ho un po' accantonato i rossetti rossi e tutti quei prodotti che la Mutter, arbitro di morigeratezza, vorrebbe lanciarmi dalla finestra, e ho preso la via del nude look. 
Quando dico "nude look" in realtà intendo "senza base, truccata mediocremente e i capelli alla maniera di Dorne: mai pettinati, mai stirati, mai piegati". L'unico tocco di colore è stato Kinky (sul quale trovate la mia qua, con tanto di annesso sbroc sbroc sempreverde!), che non solo applicavo sulle labbra ma anche sulla guance. Altissimi studi e tecniche dietro questo "nude look", mamma mia proprio... tenetemi ché vado ad insegnare qualcosa alla Eldridge. 
Passando più di 8 ore al pc ogni giorno, ho il contorno occhi perennemente nero e un po' gonfio, ma grazie al correttore Cancella Età di Maybelline riesco a ringiovanire magicamente come Benjamin Button... o più concretamente Silvio Berlusconi e Ridge Forrester. Illumina il contorno e camuffa un po' il color livido tutto intorno alla zona perioculare, perciò permettetemi di dire pubblicamente un grazie -grande quanto la scemenza di Carrie Bradshaw per aver mollato Aidan- alla mia amica Giulia che me lo consigliò. Credo che lo ricomprerò per il resto della mia anzianità. Un altro alleato nella dura lotta di strappare qualche anno in meno ai perfetti sconosciuti che azzardano sempre un'età tra i 28 e i 32 anni (n.d.r. In realtà, ho solo un quarto di lustro. Non so perché mi diano anni in più, dicono che è "da come parlo". Forse l'uso corretto dei congiuntivi e l'utilizzo di "sebbene" sono da babbiona!?) è la Magic Pencil di Nabla. Tutti i modi d'utilizzo suggeriti dalla casa madre sono irrealizzabili, ma come matita kajal per illuminare la rima interna non ha rivali. Dura tantissimo e fa un effetto naturale di occhietto fresco e vivace. Ho usato tantissimo anche il Dessert à Lèvres in Sakura Mochi, bellissimo regalo di compleanno da parte di mia cugina. Lo adoro per la sua consistenza morbida che non secca le labbra e le lascia morbide e idratate, per il suo colore così delicato ma allo stesso tempo non banale e per il suo odorino solito di pasta frolla. Mi fa iniziare la giornata con un sorriso e dimenticare che quell'idiota di Carrie Bradshaw ha lasciato Aidan per quel coso di Mr Big. 

Luce solare diretta: Dall'alto al basso: Kinky, Sakura Mochi, Magic Pencil. 



Luce solare interna: Kinky, Sakura Mochi, Magic Pencil

Annovero tra i Most Played di Aprile anche la bellissima crema viso allo zafferano di S'alchemissa. L'ho usata ogni giorno, mattina e sera, e confermo il mio parere del post precedente (lo trovi qua!). Non posso che lodarla, idrata perfettamente la mia povera pelle secca, la illumina e la vedo molto più fresca e riposata. Credo che non sia adatta alle pelli più grasse o giovani, forse ha una formulazione troppo pesante (Sara è al lavoro su nuovi prodottini, chissà se ha pensato anche ad un prodotto per pelli grasse! Se è come questa crema, allora ve lo consiglio già da ora ad occhi chiusi!). La consiglio a chi, come me, ha una pelle secca e dall'aspetto stanco. Non avrei mai creduto di dirlo ma... fa miracoli! Attendo ora di vedere come reggerà all'arrivo del caldo vero e proprio, ma per ora continuo ad amarla incessantemente e follemente. 
Non come Mr Big ama Carrie, di sicuro. Tsk, brutto scemo.
E voi, ragazze? Quali sono stati i vostri prodotti più gettonati? Tirereste gettoni in testa a Mr Big?