ho appena finito di fare da baby sitter alla bambina della mia vicina di casa e ho addosso l'odore di cucciolo. Avete presente quell'odore un po' cipriato, un po' dolce che hanno i cuccioli di ogni specie? Oddio, in realtà non sono sicura che i piccoli di iguana e di qualsiasi altro disgustoso rettile possano avere questo profumo divino. Sono certa che sappiano di malvagità.
Ecco, ridimensioniamo la delicatezza dell'immagine. Vi dicevo, ho addosso l'odore della bambina e sono qua che mi annuso il pigiama manco fossi una donnina innamorata di qualche feuilleton dozzinale francese e avessi una mantella rossa per celarmi dalle tenebre e dalla vergogna del mio amore e un cappello a tesa larga con nastri di pizzo nero, abbinati ai miei guanti in seta che rivestono delicatamente le mie mani fragili da nobildonna....
No, purtroppo no. Che peccato, però.
Vi dicevo insomma -e ora basta, Sara, stai sul tema- di quanto sia carino fare da baby sitter ai pampini. Nonostante i settemila lavori del cavolo che ho fatto per mantenermi agli studi, non mi è mai capitata una cosa del genere. Non so se dire questa cosa nel bene o nel male. Mi spiego, non sono sicura di amare i pampini. Ci sono quelle donne che nascono mamme, hanno la vocazione e sin da quando sono piccole amano prendersi cura dei più piccoli. Sono quelle che avevano il mitico Cicciobello, ve lo ricordate? Poi ci quelle come me che giocavano con le macchinine e facevano fare alle proprie Barbie le gare di cucina alla Masterchef. Cosa ne dovrei dedurre?
In attesa di trovare una risposta a questa domanda di vitale importanza, giungo da voi con una nuova recensione targata Antos. Ebbene sì, puellae mie, finalmente sono riuscita a mettere insieme i miei pensieri sulla famosissima Cera Labbra.
Innovazioni stilistiche di altissimo pregio, qua su Wannabe Renoir. Feat. Rotelle Haribo & Callie (il mio alter ego cartaceo che non ha problemi di miopia) |
Ho avuto la possibilità di scegliere la referenza alla Liquerizia & Menta e subito la mia mente va a quando ero io pampina. Partiamo, perciò, dal profumo di questo prodotto. Avete presente quelle mou nere e bianche che mangiavate a quintali a casa della nonna? Ecco, io ero pampina estremamente golosa e anche un po' cattiva. Ricordo di una volta che ne mangiai così tante che poi stetti male e col mal di pancia tutto il giorno. "Ben ti sta!" disse mia madre.
Questa Cera Labbra sa esattamente di quelle caramelle, preciso, spiccicato. E' una vera delizia applicarsela sulla labbra, un profumino godurioso ma senza temere di morire dal mal di stomaco, che -diciamocela tutta- non è una morte molto onorevole.
La cosa che più mi ha colpito di questo prodotto è la sua consistenza. Non avevo mai provato nulla del genere e credo anche mai nessuna casa cosmetica abbia fatto qualcosa di simile, vero? Se sbaglio, correggetemi. Si tratta di una pasta bianchina molto cremosa, che al contatto col calore della pelle si trasforma in un olio estremamente liquido e profumato.
E qua giunge il DOMANDONE. Pensavate che mi fossi dimenticata, eh? Diteci, Antosiani, com'è formulata? Come fa una pasta, una "cera" di fatto, a diventare così?
Quale magia si cela dietro codesto prodigio? Bava di lumaca? Sangue di unicorni?
(Ringraziamo il cielo del fatto che, quando ero al liceo, non esistevano gli esami di riparazione a Settembre, perciò ho potuto perseverare nella mia totale ignoranza in Chimica.
Che vergogna, puellae. Non seguite il mio esempio. Studiate, la chimica è importante. Ce lo insegna anche Walter White.
...
Ok, anche Walter White non è un buon esempio)
YEAH, MR WHITE! p.s. Voglio questa maglietta so bad. |
Purtroppo questa cera non fa al caso mio, ho bisogno di qualcosa di più emolliente.
Tuttavia, col tempo ho riscontrato un effetto di tutto rispetto del quale a primo acchito non mi ero accorta: ripara le labbra. Se avete problemi di pellicine, taglietti, insomma se vi ritrovate ad avere le labbra davvero danneggiate, la Cera Labbra è in grado in un paio di giorni di cicatrizzare le piccole ferite e restituirvi una superficie liscia.
Questo è un pregio da non sottovalutare, perché ben pochi burrocacao sono in grado di fare altrettanto. Così ho deciso di utilizzarlo quotidianamente insieme al mio solito burrocacao per agevolare il processo di riparazione delle mie labbra post mare/post maestralata. Il risultato è davvero fenomenale.
Ricapitolando, non trovo che sia un prodotto particolarmente idratante: se cercate qualcosa da sostituire al tradizionale burrocacao non fa per voi. Se, invece, siete afflitte da labbra martoriate e cercate qualcosa che vi dia subito sollievo, questa cera non deve assolutamente mancare nel vostro beauty. La consiglio anche se siete delle inguaribili nostalgiche delle mou della nonna, il suo profumo è una pausa relax nella nostra infanzia!
Alla prossima, e non ingozzatevi di troppe caramelle!